I pomeriggi assolati del tiepido aprile mi esortano a contemplare,
ad abbandonare ogni tipo di angoscia che pesa sulla coscienza
e a cogliere al volo questa fantastica occasione di rinnovamento spirituale e fisico.
Un evento inevitabile che si ripete da sempre, senza essere mai banale.
La primavera è patrimonio dell’universo.
La Rinascita di tutto.
Il cielo azzurro limpido avvolge e protegge ogni forma di vita sottostante
la quale magicamente durante questa stagione si colora di vita,
assorbe e condivide con gli altri esseri viventi l’energia ricevuta in dono dal dio Apollo.
Gli uccelli cantano felici e giocano a rincorrersi
geometricamente imprevedibili tra le nuvole seguendo diligentemente fino al tramonto
le direttive impartite da Eolo.
Verso sera in questo periodo dell’anno abitualmente amo girovagare in bicicletta
lungo le vie del paese e assaporare quel che resta del giorno.
E’ l’ora in cui la gente comune rincasa, si riunisce e si appresta a preparare la cena,
con la finestra semiaperta che lascia entrare la pace regnante nelle strade
e fluire all’esterno i profumi della cucina.